COOLTORISE

IL PROGETTO COOLTORISE PER COMBATTERE LA POVERTÀ ENERGETICA ESTIVA

Il progetto europeo “COOLtoRISE Raising summer energy poverty awareness to reduce cooling needs” è partito ufficialmente il 1 settembre 2021 e ha visto la collaborazione di ATES Parma con ACER, AISFOR e il Comune di Parma, finanziato dal programma Horizon 2020.

COS’È LA POVERTÀ ENERGETICA ESTIVA

Per povertà energetica si intende “l’incapacità, da parte di famiglie o individui, di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, con conseguenze sul loro benessere”.

Le famiglie in povertà energetica sono costrette a “stressare” il loro bilancio mensile per poter sostenere le spese energetiche, che pesano eccessivamente sulle uscite. Oppure devono comprimere i consumi essenziali e rinunciano così a scaldare o raffreddare adeguatamente l’abitazione.

Basso reddito, alte bollette energetiche e abitazioni inefficienti sono i fattori principali che conducono a situazioni di povertà energetica. È ampiamente dimostrato come in vecchi edifici, senza isolamento, o in appartamenti con stanze da letto nella parte superiore, si possono facilmente raggiungere alte temperature. Inoltre, non tutte le famiglie riescono a sostenere le spese per dotarsi di sistemi ad aria condizionata.

Secondo Eurostat (dati 2018), in Italia circa il 19% della popolazione non è in grado di mantenere abbastanza fresca la propria abitazione durante il periodo estivo e il 7,3% della popolazione non è in grado di mantenerla calda.

La situazione diventa ancora più complessa se si considera l’aumento delle temperature, sempre più evidente negli ultimi anni. L’aumento delle temperature colpirà maggiormente i gruppi più vulnerabili della società, i quali continueranno ad essere maggiormente esposti alla mortalità legata al calore – stress termico o malattie cardiovascolari.

GLI OBIETTIVI DI COOLTORISE

Il concetto di povertà energetica è relativamente nuovo: solo di recente è entrato nell’agenda politica europea e se ne parla sempre di più anche in quella italiana. È evidente che, per iniziare ad affrontare il problema, occorre non solamente conoscerlo e misurarlo, ma anche accrescere la consapevolezza nella società e nei diretti interessati.

L’obiettivo di COOLtoRISE è proprio questo: aumentare la consapevolezza sulla povertà energetica estiva, quale problema esistente che, negli ultimi anni, sta diventando sempre più complesso.

Gli obiettivi specifici del progetto sono:

  • Stabilire un quadro comune sulla povertà energetica estiva nei paesi del sud Europa; i partner del progetto, non a caso, sono Bulgaria, Italia, Grecia e Spagna;
  • Definire delle soluzioni comuni per affrontare la povertà energetica estiva;
  • Formare gli “operatori per la povertà energetica estiva” che lavoreranno con le famiglie energeticamente più vulnerabili;
  • Ridurre la percentuale di persone che vivono in povertà energetica (aiutare 7240 persone);
  • Rafforzare le conoscenze e capacità delle donne sui consumi energetici.

GLI OPERATORI DELLA POVERTÀ ENERGETICA ESTIVA

Gli “operatori della povertà energetica estiva” sono figure fondamentali per aumentare la consapevolezza sul problema che lavoreranno insieme alle famiglie più vulnerabili. Saranno formati operatori volontari e operatori professionisti, distinguendoli in base alle loro competenze iniziali. Il numero dei volontari che verranno formati varia tra 294 e 405; il numero di professionisti varia tra 156 e 212.

La prima azione avviata a Parma è la selezione e formazione degli “operatori volontari”.

Il corso di formazione per i volontari, individuati nei “capiscala” condominiali, partito nei primi mesi del 2022, si concluderà il 3 maggio. I “capiscala” stanno usufruendo di un corso online in modalità “on demand”, che sarà arricchito e completato da alcuni workshop in presenza. Con il corso si punta a potenziare le loro competenze, affinché possano svolgere l’importante ruolo di “facilitatori” nella comprensione e nella gestione della povertà energetica estiva all’interno dei condomini.

Il 14 aprile si è svolta una tappa importante del corso: con l’Arch. Andrea Panzavolta i capiscala hanno appreso i rudimenti della facilitazione, capacità fondamentale per gestire efficacemente gruppi di persone e i loro possibili conflitti. Nell’incontro sono stati illustrati alcuni strumenti e trucchi utili per comunicare in gruppo, condividendo idee e buone pratiche. Inoltre, i capiscala sono stati attivamente coinvolti in un momento di riflessione ed espressione, tramite un lavoro di gruppo che ha fatto emergere dubbi, preoccupazioni, problemi e possibili soluzioni.

Ora i volontari dovranno proseguire con il corso online e il 3 maggio, salvo proroghe, si terrà la lezione conclusiva in presenza.