Il progetto “Consumare Meno per Vivere Meglio” è stato ideato da ATES per contrastare la Povertà Energetica. Il progetto pilota è stato avviato nel Comune di Berceto, grazie ai contributi della Fondazione Cariparma (Bando Welfare di Comunità 2019), e sta ora proseguendo in altri Comuni (Scale UP) grazie all’ulteriore contributo di Fondazione San Paolo e Fondazione SNAM (Bando Energia Inclusiva 2021).
Lo abbiamo sperimentato a:
La definizione di povertà energetica compare in Italia nella Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017 e viene descritta come “la difficoltà o l’incapacità, da parte di famiglie o individui, di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, con conseguenze sul loro benessere”. Le famiglie in povertà energetica sono costrette a “stressare” il loro bilancio mensile per poter sostenere le spese energetiche, che pesano eccessivamente sulle uscite. Oppure devono comprimere i consumi essenziali e rinunciano così a scaldare o raffreddare adeguatamente l’abitazione.
Negli ultimi anni, questo fenomeno è cresciuto considerevolmente, sia a causa dell’aumento del costo dell’energia, sia per il perdurare di una situazione di crisi generalizzata, acuita negli ultimi anni dall’emergenza sanitaria mondiale causata da COVID 19. Basso reddito, alte bollette energetiche e abitazioni inefficienti sono i fattori principali che conducono a situazioni di povertà energetica.
Secondo Eurostat (dati 2018), in Italia circa il 19% della popolazione non è in grado di mantenere abbastanza fresca la propria abitazione durante il periodo estivo (Povertà Energetica Estiva) e il 7,3% della popolazione non è in grado di mantenerla calda (Povertà Energetica Invernale).
Gli impatti della povertà energetica si riverberano su molti settori della vita degli individui: salute, vita sociale, alimentazione ed educazione. Ad esempio, per quanto riguarda gli impatti della salute, è ormai noto che esiste una forte associazione tra basse temperature e malattie vascolari e respiratorie. Le abitazioni fredde hanno un effetto negativo sulla salute mentale in tutti i gruppi di età e incrementano l’incidenza di patologie quali il raffreddore, l’influenza e la sintomatologia conseguente ad artriti e reumatismi.
Il tema della povertà energetica ha carattere multidimensionale: contribuiscono alla sua definizione i livelli di reddito e di consumo, la dimensione e composizione della famiglia, il costo dell’energia, l’efficienza energetica dell’abitazione, la posizione geografica e le differenze climatiche, lo stato di salute delle persone, la percezione della propria condizione e lo stile di vita.
Per questa ragione, per contrastarla occorrono un approccio sistemico e politiche integrate – energetiche e sociali – che agiscano sulle determinanti del fenomeno.
Le misure di contrasto finora introdotte dall’Italia sono essenzialmente bonus sociali e strumenti fiscali. Entrambe, però, per ragioni diverse risultano inefficaci. Da una parte, spesso la particolare situazione delle persone vulnerabili impedisce di approfittare delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Dall’altra, i bonus sociali consentono unicamente di alleviare il peso economico delle bollette, ma non migliorano gli aspetti legati all’approvvigionamento dell’energia, né quelli relativi al suo corretto utilizzo.
Diventa quindi fondamentale agire attraverso politiche sociali, con la diffusione delle informazioni, l’aumento della consapevolezza e sussidi economici tesi ad abbassare i fabbisogni energetici con misure soft di accompagnamento.
Il progetto “Consumare meno per vivere meglio” propone soluzioni strutturali che possono essere attivate dai Comuni per offrire un servizio gratuito ai propri cittadini.
I servizi si sviluppano su diversi livelli:
Occorre compilare un modulo di autocandidatura, con cui ti “iscrivi” al progetto richiedendo:
Il primo passo sarà la compilazione di un questionario, sotto la guida dei consulenti dello Sportello ECO, che consentirà di definire i passi successivi.
In particolare, sarà possibile capire su cosa dovrà concentrarsi il TED e, in seguito, stabilire se ci sono le condizioni per usufruire dei contributi economici per la sostituzione degli elettrodomestici.
Possono presentare domanda di autocandidatura le famiglie che hanno i seguenti requisiti:
Per sapere come funziona il servizio nel tuo Comune, conoscere eventuali requisiti specifici clicca su
Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.
I contributi per l’acquisto e la fornitura di beni saranno erogati fino ad esaurimento fondi. I beni saranno acquistati sulla base del Piano di Miglioramento che il Tutor per l’Energia Domestica elaborerà dopo aver svolto:
Nel Piano di Miglioramento potranno essere individuate altre tipologie di azioni e di acquisti, ritenuti necessari per favorire l’efficienza e il risparmio energetico.
I contributi potranno essere erogati in via prioritaria per:
I contributi potranno coprire fino al 100% delle spese da sostenere per l’acquisto / installazione delle nuove apparecchiature. I beneficiari dovranno impegnarsi a fornire la documentazione sui consumi per un periodo di 6 mesi successivo all’installazione.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: