Home » Detrazioni e Incentivi » SUPERBONUS ALBERGHI: COME FUNZIONA IL PACCHETTO DI AGEVOLAZIONI
Il Superbonus Alberghi 80% (o Superbonus Hotel 80%) è un pacchetto di agevolazioni destinate a migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza sismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la digitalizzazione nelle strutture ricettive.
Il bonus è valido a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, ovvero 7 novembre 2021, fino al 31 dicembre 2024.
I soggetti destinatari del Superbonus Alberghi sono:
Gli incentivi sono riconosciuti altresì alle imprese proprietarie delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività di cui sopra.
Al momento della presentazione della domanda, presentata con apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate, i beneficiari devono essere regolarmente iscritti al registro delle imprese. Inoltre, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
Gli interventi per i quali è possibile richiedere i contributi del bonus sono i seguenti:
Le spese agevolabili includono anche quelle per la progettazione degli interventi.
Non rientrano invece quelle per l’acquisto di arredi e apparecchi di illuminazione.
Il Superbonus Alberghi unisce due diverse agevolazioni:
Contributo a fondo perduto e credito d’imposta sono cumulabili soltanto se l’importo totale non supera la spesa complessivamente ammissibile per gli interventi. Non sono invece cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Se l’ammontare complessivo delle spese ammissibili è superiore all’incentivo massimo ottenibile, cumulando le due agevolazioni, è disponibile anche una “terza via” per sostenere l’eccedenza, a condizione che almeno il 50% di tali costi riguardi interventi di riqualificazione energetica. Per la quota di spese ammissibili non coperte dai due incentivi, si può accedere anche al Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, un finanziamento a tasso agevolato istituito dal decreto interministeriale 22 dicembre 2017,.
Entrambi gli incentivi sono erogati fino a esaurimento delle risorse stanziate (100 milioni € per il 2022, 180 milioni € per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni € per il 2025), secondo l’ordine cronologico delle domande presentate (l’esaurimento dei fondi sarà comunicato sul sito del ministero del Turismo).
Vediamo ora in dettaglio in cosa consistono le due tipologie di incentivi.
Il credito d’imposta è pari all’80% delle spese sostenute ed è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 presentato all’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati.
Può anche essere ceduto, in tutto o in parte, a soggetti terzi, banche e altri intermediari finanziari, secondo le modalità definite con provvedimento 8 agosto 2020.
Il credito spetta anche per gli interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi alla data di entrata in vigore del D.L. PNRR (7 novembre 2021), a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere da quella data. Invece, per gli interventi già conclusi, continuano a valere le regole dettate dal “decreto Agosto” (articolo 79, Dl 104/2020).
Il contributo a fondo perduto non può eccedere il 50% delle spese ammissibili nè essere superiore a 100.000 €. Viene riconosciuto per un importo massimo di 40.000 €, che può essere aumentato, anche cumulativamente, se sono presenti le seguenti condizioni:
Di conseguenza, in Emilia-Romagna, il contributo a fondo perduto può valere al massimo 90.000 €.
Il contributo a fondo perduto viene erogato in un’unica soluzione alla fine dell’intervento, tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato al momento di presentazione della domanda. Tuttavia, è possibile richiederne un’anticipazione fino al 30% presentando idonea garanzia fideiussoria rilasciata da una banca, da un’impresa assicurativa o da un intermediario finanziario iscritto al relativo albo, oppure con cauzione costituita, a scelta, in contanti, bonifico, assegni circolari o titoli di Stato.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: