Home » Detrazioni e Incentivi » Fotovoltaico e sistemi d’accumulo: nozioni base
Anche se il fotovoltaico è ormai molto diffuso, non sempre è chiaro il meccanismo di funzionamento dell’impianto e dell’utilizzo dell’energia prodotta. Eppure capire questo meccanismo è fondamentale per valutare l’utilità dell’accumulatore.
Nelle ore diurne, se c’è almeno un po’ di sole, il nostro impianto fotovoltaico produce costantemente energia. Questa energia può avere due possibili destinazioni: la nostra abitazione oppure la rete elettrica esterna.
In altre parole l’energia prodotta dal fotovoltaico può :
La destinazione dipende dalla richiesta di energia elettrica rapportata alla produzione istantanea.
Il buon utilizzo dell’impianto fotovoltaico dovrebbe comportare la massimizzazione dei consumi diurni. Anche attraverso cambiamenti comportamentali o sistemi di domotica, è quasi sempre possibile aumentare il consumo diurno: ad esempio programmando l’utilizzo di lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, ecc. Nella realtà però non è possibile spostare tutti i consumi nelle ore di sole perché:
Per tutte queste ragioni nel settore residenziale, in assenza di batteria d’accumulo e presupponendo il corretto dimensionamento dell’impianto e in assenza di batteria, in genere viene “autoconsumata” (opzione 1) una percentuale intorno al 30% di energia prodotta.
La batteria d’accumulo può servire per autoconsumare una percentuale maggiore dell’energia prodotta. Se non ho bisogno di consumare subito tutta l’energia che ho prodotto, invece di veicolarla direttamente in rete, posso accumularla, tutta o in parte, dentro una batteria. Da qui potrò prelevarla per utilizzarla durante la notte o comunque in assenza di sole (produzione nulla) ma sempre nell’arco della giornata.
Questo significa essenzialmente due cose:
Attenzione! Non fidatevi di chi vi promette la completa indipendenza energetica! Nella maggior parte dei casi non è possibile perché:
In genere, nell’arco di un anno, grazie al Sistema di Accumulo si può ottenere fino al 90% di autosufficienza elettrica. Una parte di energia, benché piccola, dovrà continuare ad essere acquistata (prelevata dalla rete).
Sì, gli impianti fotovoltaici possono essere attrezzati con un Sistema Di Accumulo. Nel settore residenziale i Sistemi di Accumulo possono essere installati al fine di ottimizzare l’autoconsumo.
Gli Enti che regolano l’installazione dei Sistemi Di Accumulo sono ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente), GSE (Gestore Servizi Energetici), CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) oltre all’Agenzia delle Entrate per gli aspetti riguardanti gli incentivi fiscali.
Nel 2014 ARERA, ex AEEGSI, ha emanato 2 delibere (Delibera 574/14 e Delibera 642/14) che regolano l’integrazione nel sistema elettrico del sistema di accumulo.
Sul sito del GSE si legge che i Sistemi Di Accumulo possono essere installati anche sugli impianti solari fotovoltaici incentivati e, se la connessione è fatta secondo le regole tecniche del CEI, gli incentivi vengono mantenuti. A questa regola c’è un’unica eccezione, costituita dagli impianti fino a 20 KW del primo Conto Energia, per i quali l’installazione del Sistema di Accumulo non è compatibile con il mantenimento degli incentivi. Si tratta degli impianti installati indicativamente fra il 2006 e il 2007, che beneficiano in assoluto degli incentivi più elevati concessi dal Conto Energia.
Valutare la convenienza di un Sistema di Accumulo è un’operazione complessa.
Tralasciando gli aspetti economici (che includono i costi delle batterie, le tariffe incentivanti per l’autoconsumo, le detrazioni fiscali, il costo dell’energia elettrica, ecc), qui proviamo a darvi alcuni spunti di riflessione per quanto riguarda gli aspetti legati ai consumi di elettricità.
La batteria d’accumulo deve essere dimensionata secondo i consumi serali e notturni.
Le cose essenziali da conoscere sono:
Ne abbiamo già parlato in questo articolo. Dalle bollette possiamo vedere quanta energia preleviamo dalla rete nelle diverse fasce orarie.
Indicativamente, e anche tenendo conto di una certa variabilità stagionale, possiamo considerare che:
FASCE ORARIE
Fascia F1: da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 19.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F2: da lunedì a venerdì, dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali; sabato, dalle 7.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F3: da lunedì a sabato, dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00; domenica e festivi, tutte le ore della giornata.
Il contatore di produzione (quello generalmente situato vicino all’inverter) ci fornisce la misura esatta dei kWh prodotti fino a una certa data. Premendo ripetutamente il tasto sul contatore arriveremo a visualizzare la dicitura “IMMISSIONI – LETTURA ATTUALE”: a questo punto potremo leggere i kWh prodotti nelle tre fasce orarie.
Per conoscere la produzione annuale è possibile scaricare i dati archiviati nell’inverter: in genere è possibile scaricare i valori di produzione giornalieri e mensili.
Per calcolare queste percentuali dobbiamo conoscere anche la quantità di energia elettrica che cediamo alla rete. Il contatore prelievi (quello situato esternamente all’abitazione) ci fornisce anche questa informazione: premendo ripetutamente il tasto sul contatore arriveremo a visualizzare la dicitura “IMMISSIONI – LETTURA ATTUALE”: a questo punto potremo leggere i kWh immessi nella rete elettrica nelle tre fasce orarie.
% Autoconsumo = Autoconsumo/Produzione totale
% Indipendenza Energetica = Autoconsumo/Consumi totali
A questo punto abbiamo le informazioni per chiedere preventivi con un minimo di consapevolezza. C’è infatti bisogno di adeguate competenze tecniche per stabilire la dimensione dell’accumulo più adeguata alle nostre esigenze e/o alle nostre disponibilità economiche.
Fondamentalmente la batteria da montare dovrà permettermi di stoccare, in tutto o in parte, la richiesta di energia giornaliera che non è possibile coprire con l’autoconsumo nelle ore diurne. Per avere dei valori di riferimento:
Con il Sistema di Accumulo potrebbe arrivare ad autoconsumare complessivamente tra i 4 e i 6 kWh ogni giorno, con differenze legate alla variabilità stagionale (e ovviamente alla dimensione dell’impianto fotovoltaico!)
Come ultimo consiglio, prima di acquistare una batteria d’accumulo è sempre preferibile consultare un esperto perché, come abbiamo visto, gli aspetti da considerare sono tanti. Siccome i costi non sono indifferenti, infatti, è necessario capire se ne vale realmente la pena oppure se non sia meglio indirizzarsi verso strumenti più accessibili, come dispositivi di monitoraggio o sistemi di domotica.
Se volete approfondire vi segnaliamo le seguenti guide scaricabili online:
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: