Home » Comunità Energetiche » Fotovoltaico: Contributo al 40% per i membri di Comunità Energetiche Rinnovabili
Grazie a un contributo, finanziato con fondi PNRR, è possibile coprire fino al 40% delle spese per l’installazione di impianti fotovoltaici, a condizione che siano inseriti in una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) o in un Gruppo di Autoconsumo Collettivo.
In precedenza, potevano beneficiare solamente soggetti all’interno di comuni sotto i 5.000 abitanti. Recentemente, con il Decreto Ministeriale n.127 del 16/05/2025, il beneficio è stato esteso ai comuni fino a 50.000 abitanti.
Le domande possono essere presentate fino al 30 novembre 2025.
Possono beneficiari del contributo i seguenti soggetti:
Persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali, enti religiosi, associazioni con personalità giuridica di diritto privato, amministrazioni comunali e gli enti di ricerca e formazione che si trovano all’interno di comuni sotto i 50.000 abitanti e decidono di investire nell’installazione di un impianto di energia rinnovabile.
Attenzione! Non possono fare richiesta di contributo le:
Per ottenere il contributo in conto capitale, l’impianto a fonti rinnovabili deve rispettare i seguenti requisiti:
oltre a dover rispettare i requisiti ambientali previsti dal principio DNSH (Do No Significant Harm).
È stato fissato un “massimale di investimento” per kilowatt di potenza installata, al netto dell’IVA.
Il contributo spettante, quindi, è calcolato come percentuale su tale massimale. Importi maggiori sono comunque a carico del beneficiario.
Cosa significa? Ad esempio:
Un cittadino intende installare un impianto da 6 kWp.
Ha ricevuto un preventivo da 10.000 € + iva = 12.200 €
Il massimale di investimento su cui è calcolato il contributo è 6 x 1.500 € =9.000 €.
Il contributo massimo che può ricevere è di 3.600 €, pari al 40% del massimale di investimento.
Rimangono a carico del cittadino 7.000 € + 2.200 € (iva calcolata sull’intero investimento).
Il contributo PNRR è cumulabile con:
Le configurazioni CACER beneficiano di una “tariffa incentivante premio” (TIP), riconosciuta per ogni kWh di energia condivisa tra i membri del gruppo.
Tuttavia per alcuni soggetti (essenzialmente imprese), se si accede al contributo in conto capitale, la TIP sarà soggetta a una riduzione proporzionale alla percentuale di spesa coperta dal contributo.
Facciamo qualche esempio:
La riduzione dell’incentivo non si applica quando a condividere l’energia (cioè, a consumarla nei propri punti di prelievo) sono enti territoriali, enti religiosi, enti del terzo settore e di tutela ambientale e, a seguito del DM MASE 127 del 16/5/2025, nemmeno alle persone fisiche.
Il contributo PNRR non è cumulabile con:
Le spese devono essere sostenute successivamente all’avvio dei lavori, dal soggetto beneficiario, pena la loro inammissibilità.
Deve essere inviata per via telematica dal soggetto beneficiario (colui che fa l’investimento), che può essere:
La configurazione CACER deve essere costituita PRIMA dell’invio della richiesta al contributo PNRR.
Dopo aver accettato termini e condizioni, è possibile richiedere un anticipo del 30% del contributo.
Se sei interessato/a al contributo, il primo passo è verificare la presenza di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) all’interno della tua cabina primaria o di una configurazione attiva nel tuo condominio.
Nel caso della CER, puoi rivolgerti al tuo Comune: molti hanno già avviato iniziative di questo tipo sul proprio territorio.
Per saperne di più, scarica le Regole operative del GSE.
Attenzione: L’estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti amplia significativamente la platea dei potenziali beneficiari del bando. Sebbene non sia possibile fare previsioni certe, non si può escludere che le risorse disponibili vengano esaurite prima dei termini.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: