Home » Detrazioni e Incentivi » CONTO TERMICO PER PRIVATI: incentivi per le rinnovabili termiche
È uno strumento di incentivazione, in vigore dal 31 maggio 2016, che supporta le riqualificazioni energetiche degli edifici, sia pubblici che privati.
In ambito privato sono incentivati gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il Conto Termico rimborsa una parte dei costi sostenuti in tempi relativamente brevi: l’incentivo, che può valere fino al 65% delle spese d’investimento, viene rimborsato nel giro di 2-5 anni, tramite rate annuali di pari importo bonificate direttamente sul conto corrente del beneficiario. Addirittura, se l’importo complessivo dell’incentivo è inferiore a 5.000€, questo viene rimborsato in un’unica rata annuale.
Oltre alle spese d’investimento, sono rimborsate in misura del 50% le spese sostenute per diagnosi energetiche e Attestati di Prestazione Energetica.
Le risorse stanziate annualmente per i privati ammontano a 700 milioni di euro.
I possibili beneficiari privati sono:
Il Decreto del Conto Termico identifica il beneficiario come “Soggetto Responsabile“, cioè colui che ha sostenuto le spese per l’esecuzione degli interventi e quindi ha diritto all’incentivo.
Ad eccezione del solare termico, per cui si parla anche di installazione, il Conto Termico incentiva essenzialmente il mercato della sostituzione. È quindi uno strumento pensato proprio per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti.
Inoltre, sempre ad eccezione del solare termico, per cui si parla anche di solar cooling, gli interventi incentivati riguardano la sostituzione di impianti di riscaldamento (cioè per la climatizzazione invernale).
Gli interventi incentivati in ambito privato sono:
Per impianti superiori a una certa taglia, il Nuovo Conto Energia introduce l’obbligo di contabilizzazione del calore prodotto. In particolare:
L’entità dell’incentivo dipende dalla quantità di energia termica rinnovabile prodotta dall’impianto che si sta acquistando. Tale energia, a differenza di ciò che avviene per le rinnovabili elettriche, non è quella effettivamente prodotta, bensì stimata attraverso delle formule indicate nel Decreto stesso. Questa differenza tra rinnovabili elettriche e termiche è dovuta al fatto che, per gli impianti di produzione di energia termica, la contabilizzazione del calore prodotto non è ad oggi una procedura automatizzata e/o integrata negli impianti. È proprio per stimolare un’evoluzione tecnologica in tal senso il Nuovo Conto Energia introduce l’obbligo di contabilizzazione del calore per impianti superiori a una certa taglia.
NB: nonostante l’obbligo di contabilizzazione, l’incentivo verrà comunque calcolato tramite formula! L’obbligo di contabilizzazione al momento serve solo per le comunicazioni al GSE.
Per ogni intervento l’incentivo è stabilito da una specifica formula matematica e può valere fino al 65% della spesa sostenuta. Fanno eccezione solo gli scaldacqua a pompa di calore, per i quali l’incentivo è pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto, con un massimo erogabile pari a € 400 per prodotti con capacità fino a 150 litri, e a € 700 per prodotti con capacità superiore ai 150 litri.
Per i privati è possibile richiedere gli incentivi solamente a lavori conclusi, tramite il cosiddetto “accesso diretto“.
La richiesta è da inoltrare al GSE per via telematica attraverso l’apposita sezione del Portaltermico.
Come esplicitato nelle Regole Applicative del GSE,la richiesta deve essere presentata, a pena di esclusione, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento. La conclusione dell’intervento non può superare i 90 giorni dalla data di effettuazione dell’ultimo pagamento…in altre parole ci sono 5 mesi di tempo a far data dall’ultimo pagamento.
ACCESSO DIRETTO AGLI INCENTIVI DEL CONTO TERMICO. NOTA: Per l’accertamento del rispetto della suddetta tempistica non sono presi in considerazione i pagamenti relativi alle prestazioni professionali (art. 5, comma1, lettera i del DM 16/02/16).
Il Nuovo Conto Termico incentiva le installazioni di collettori solari termici, a patto che questi siano realizzati su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione invernale. Gli impianti possono essere utilizzati per:
L’incentivo è determinato sulla base della superficie dei collettori, della loro producibilità termica annua e di coefficienti di valorizzazione dell’energia prodotta stabiliti dal GSE. Per avere l’incentivo quest’ultima deve rispettare delle soglie minime stabilite per legge.
Ipotizzando alcuni esempi numerici (si veda l’immagine sottostante) possiamo capire che, nel caso dei collettori solari, grazie al Conto Termico si può recuperare tra il 40% e il 50% delle spese sostenute.
Infine, vi segnaliamo che sul sito del GSE sono disponibili due strumenti di supporto.
Il primo è il “Contatore Conto Termico“, che permette di visualizzare quante risorse sono ancora disponibili rispetto allo stanziamento annuale di 700 milioni di €. Dal Contatore si può vedere che il Conto Termico è ancora uno strumento sottoutilizzato, nonostante le potenzialità, in quanto molto meno noto delle detrazioni fiscali.
Il secondo strumento è ancora una novità ed è proprio un Portale di Assistenza al Conto Termico, dove è possibile aprire una segnalazione oppure consultare un elenco di FAQ classificate per argomenti caldi.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: