È stato aggiornato l’incentivo governativo del Conto Termico! Con questa nuova versione, aumentano gli interventi incentivabili e le opportunità per gli Enti del Terzo Settore.
Il Conto Termico 2.0 si avvia verso la conclusione. Sarà sostituito da una nuova versione arricchita da aggiornamenti e innovazioni: il Conto Termico 3.0.
Questo incentivo, introdotto per la prima volta nel 2012, mira ad accelerare la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e favorire la diffusione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Negli anni è stato utilizzato meno rispetto ad altre forme di agevolazione, come le detrazioni fiscali (Ecobonus o Superbonus). Tuttavia, rappresenta una misura molto interessante perché offre un contributo diretto, che non richiede capienza fiscale del beneficiario.
A differenza delle detrazioni fiscali, il Conto Termico non si basa su sgravi IRPEF ma su un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dal GSE tramite bonifico. L’incentivo viene versato in una/due/cinque rate annuali, a seconda della tipologia di intervento e dell’entità dell’importo complessivo.
Ogni anno sono disponibili 900 milioni di euro, suddivisi in 400 milioni destinati alla Pubblica Amministrazione e 500 milioni destinati a privati.
Il contributo può arrivare a coprire fino al 65% delle spese ammissibili per i cittadini e le imprese. Le Pubbliche Amministrazioni, invece, possono coprire fino al 100% dei costi ammissibili se si interviene in edifici pubblici in comuni sotto 15.000 abitanti.
Il Conto Termico 3.0 introduce una serie di innovazioni, tra cui:
Inoltre, viene semplificata la procedura per fare domanda.
I beneficiari del Conto Termico possono essere:
Per gli edifici residenziali sono escluse ville, castelli e altre abitazioni di lusso.
Esistono due tipologie di interventi:
Le PA, insieme agli enti del Terzo Settore, possono beneficiare di entrambe le tipologie di intervento.
Per i soggetti privati invece, il decreto differenzia tra immobili in ambito residenziale e in ambito terziario:
Per gli immobili in ambito terziario è possibile beneficiare di entrambe le tipologie di intervento.
Tra gli immobili dell’ambito terziario ci sono uffici e studi privati, negozi, palestre, laboratori, fabbriche, alberghi, ristoranti, centri commerciali.
A condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche, sono incentivabili interventi di:
Il decreto entrerà in vigore il 25 dicembre.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore, il GSE pubblicherà le Regole Operative ed aggiornerà il portale informatico per la domanda.
Pertanto, si prevede l’effettiva operatività del Conto Termico 3.0 per febbraio 2026.
Si ricorda che nel frattempo è ancora possibile sfruttare il Conto Termico 2.0. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: