Home » Comune di Montechiarugolo » Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune: primo studio di fattibilità
Il progetto “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” è pensato come iniziativa pilota per avviare la sperimentazione di CER nel territorio comunale.
L’idea di CER è sviluppata attorno alla Casa Comune di Basilicanova, luogo di aggregazione dove operano alcuni Enti del Terzo Settore e che rappresenta intrinsecamente la “comunità”.
Lo schema individuato prevede:
Nell’analisi di fattibilità tecnico-economica sono stati considerati due prosumer, cioè il Circolo ARCI Rugantino e il Campo Sportivo “Furlotti”.
I consumer, invece, includono:
L’analisi di fattibilità di “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” ha evidenziato i seguenti flussi energetici annuali, derivanti dalla produzione, dall’autoconsumo e dalla condivisione dell’energia prodotta dai nuovi impianti.
PRODUZIONE: 198 MWh/anno
AUTOCONSUMO: 80 MWh/anno
CONDIVISIONE: 49 MWh/anno
IMMISSIONE IN RETE (residua): 69 MWh/anno.
Senza intraprendere nessun intervento migliorativo, all’avvio della CER “Montechiarugolo Energia Rinnovabile Comune” rimarrebbero 69 MWh/anno disponibili per la condivisione con ulteriori consumer.
Considerando le spese di gestione iniziali e i costi di gestione, il rientro economico è stato stimato di circa 13 anni.
Questo dato, però, è da intendere come lo schema di partenza da cui partire per migliorare la sostenibilità economica. Ciò può essere fatto in prima battura aumentando la quota di energia condivisa grazie all’inserimento di ulteriori consumer nella CER, reperibili in tutto il territorio comunale.
Inoltre, occorre prevedere l’inclusione di membri “fragili”, quali:
I rapporti tra membri della CER sono di tipo “collaborativo” e improntati all’equità: infatti, per ottenere gli incentivi prosumer/producer hanno bisogno dei consumer e viceversa. In linea di principio, tutti questi soggetti raggiungono il maggior livello di benefici ottenibili dalla CER/AUC spostando i consumi elettrici nelle ore di produzione solare, perché:
In virtù di questa logica collaborativa, i benefici economici sono erogati dal GSE alla CER stessa e non ai singoli. Sarà la CER ad occuparsi della ripartizione o del riutilizzo degli incentivi e delle altre entrate.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: