Home » Comune di Medesano » Felegara ha un nuovo ostello sostenibile
L’ostello è a Felegara in Via Guido Picelli n. 43. Si trova sul percorso della Via Francigena all’interno della tappa 19, sulla tratta da Fidenza a Fornovo di Taro. È stato intitolato a Massimo Tedeschi, figura di spicco della politica locale, scomparso nel 2024, a cui si deve l’istituzione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), nata con l’obiettivo di federare i territori attraversati al fine di avere un’unica Via Francigena.
Lunga 3.200 Km, la via Francigena attraversa l’Europa, toccando 5 stati, 16 regioni e più di 600 comuni. La Via attraversa il Kent, nel Regno-Unito; le regioni Haute-de-France, Grand Est e Bourgogne-Franche-Comté, in Francia; i Cantoni Vaud e Vallese, in Svizzera; e le Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, in Italia. Infine, a Roma lo Stato del Vaticano.
Oltre che di integrazione fra popoli e culture, la Via Francigena è anche un esempio di turismo lento, che non impatta sull’ambiente. Per questa ragione, è importante che anche le strutture di ristoro per i pellegrini siano ecologicamente sostenibili. L’Ostello 19 è stato realizzato proprio in questo modo, a partire dalla sua ideazione, visto che l’edificio in cui si trova non è di nuova costruzione, bensì una ex Casa Colonica. Risalente al XX secolo e ancora in buono stato di conservazione, la Casa Colonica fa parte del complesso storico parrocchiale sorto attorno la chiesa locale, che include anche una Casa Torre di epoca medievale, peraltro anch’essa oggetto di profonda riqualificazione.
L’edificio della Casa Colonica era in origine composto da tre elementi principali: “porta morta” a piano terra, la stalla/fienile disposta su due piani e, infine, l’abitazione disposta su tre livelli. La creazione dell’Ostello rispetta gli spazi originari, ottimizzandoli.
Al piano terra troveremo l’ingresso principale, con atrio e reception, ricavato nel volume della “porta morta”, la sala polivalente, ricavata nel volume della ex stalla, e il laboratorio famiglia.
Ai piani superiori troveremo la camerata dell’ostello e le camere da letto doppie, tutte dotate di servizi igienici, alcuni ad uso esclusivo.
L’edificio è stato trasformato in ottica di “decarbonizzazione” completa. Infatti, non vi è fornitura di gas naturale.
Dal punto di vista energetico le trasformazioni più importanti sono:
La sostenibilità ambientale non si ottiene solamente evitando di sprecare energia. Bisogna porre attenzione a tutte le risorse naturali. L’Ostello 19 utilizzerà altre pratiche importanti quali:
Infine, non dimentichiamoci che la sostenibilità è anche sociale. L’accessibilità al piano terra ai diversamente abili sarà assicurata dal raccordo dei dislivelli con rampe < 8%.
Leggi il Vademecum dell’Associazione Italiana del Turismo
Responsabile
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: