Il progetto “Consumare meno per vivere meglio” aveva come obiettivo la costruzione di un modello di contrasto alla povertà energetica. Lo abbiamo testato a Berceto e riproposto a Sissa Trecasali, Fornovo Taro e Medesano.
L’idea progettuale (che trovate descritta qui) è nata nel 2019 e, grazie alla pratica avviata in quattro diversi Comuni, abbiamo avuto modo di sperimentarne pro e contro. Ecco cosa abbiamo fatto.
Complessivamente sono stati aiutati 54 nuclei famigliari. Si tratta in totale di 152 persone, quasi tutte in carico ai Servizi Sociali Anziani e Fragili, Minori, Disabilità.
I nuclei sono così classificabili:
Il 64% delle persone seguite è di origine straniera, con provenienza prevalente dal continente africano.
La maggior parte degli utenti seguiti è classificabile come “povero energetico”.
Negli utenti vulnerabili abbiamo riscontrato alcuni caratteri comuni:
Le famiglie supportate vivono perlopiù in abitazioni affittate da proprietari privati oppure in alloggi ERP.
Nella maggior parte dei casi, gli alloggi presentano problemi non risolvibili con la sostituzione di un elettrodomestico. Le problematiche più ricorrenti sono:
Abbiamo eseguito 57 interventi migliorativi, volti a:
a) Ridurre i consumi elettrici generati da elettrodomestici non funzionanti, obsoleti o energivori.
b) Ripristinare le condizioni minime di comfort abitativo, anche in relazione a problemi di salute.
c) Risolvere situazioni emergenziali.
d) Contrastare l’umidità.
e) Efficientare l’illuminazione.
Abbiamo stimato che, grazie a questi interventi, si potrà ottenere una riduzione dei consumi elettrici complessivi del 26%.
Non abbiamo fornito solo aiuti “materiali”: le famiglie sono state seguite anche attraverso colloqui, telefonate, sopralluoghi e interventi “soft”. Ecco i principali interventi “soft” attuati:
Infine, a Berceto il progetto prevedeva anche l’erogazione di contributi per il pagamento delle bollette in particolari situazioni emergenziali.
Il monitoraggio sarà effettuato soprattutto attraverso l’analisi delle bollette, con cui si verificherà l’effettiva riduzione dei consumi con l’auspicata riduzione degli importi, sia per l’energia elettrica sia per il gas naturale ove rilevante. Le bollette saranno raccolte per un periodo di almeno sei mesi successivi all’intervento.
Ad alcuni utenti è stata anche consegnata una presa conta kWh e sono state fornite le istruzioni per monitorare i consumi energetici del nuovo elettrodomestico o di un altro apparecchio eventualmente da scegliere.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: