Home » Ambiente e Clima » Combustione delle biomasse e qualità dell’aria. Aggiorniamo le nostre conoscenze.
Nonostante la combustione della legna a fini di riscaldamento sia ritenuta una pratica innocua per la salute ed ecologica, le evidenze scientifiche hanno dimostrato che non è realmente così. Infatti, benché la legna sia sempre stata considerata una fonte di energia rinnovabile e a basse emissioni di CO2, la sua combustione è una delle principali fonti di polveri sottili e composti tossici, e influisce negativamente sulla qualità dell’aria soprattutto se condotta in modo incontrollato ed inefficiente.
Questa è la ragione per cui le regioni del bacino padano, quindi anche l’Emilia-Romagna, hanno intrapreso un percorso di regolamentazione dell’uso delle biomasse per riscaldamento, che mira al contenimento dei consumi di biomasse e alla progressiva eliminazione di dispositivi di combustione inefficienti (Piano Aria Integrato Regionale – PAIR 2030).
Le regole riguardano sia l‘utilizzo che le nuove installazioni.
Per approfondire e contrastare i problemi di inquinamento atmosferico, l’Emilia Romagna, insieme alle altre regioni del bacino padano, ha intrapreso il progetto Life Prepair, finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto, partito nel 2017 e recentemente concluso, aveva lo scopo di implementare le misure contenute nei Piani Aria Regionali.
Nell’ambito di questo progetto è stata realizzata una campagna informativa sull’utilizzo delle biomasse, che chiarisce i danni alla salute derivanti da una cattiva combustione delle biomasse e istruisce sul corretto utilizzo di stufe a legna o pellet. Qui è possibile scaricare un libretto, di circa 20 pagine, esaustivo e di semplice lettura, che vi consigliamo di leggere attentamente.
Se invece non avete voglia di leggere il libretto, date un’occhiata a questa infografica di ARPAE.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: