Cosa fare in casa per ridurre i consumi?

Migliorare le prestazioni della propria abitazione può partire da gesti semplici e quotidiani, spesso a costo zero, ma con effetti significativi nel tempo. Rendere più efficiente la casa non significa solo abbassare le bollette, ma anche contribuire a ridurre le emissioni e a contrastare il cambiamento climatico.

Tabella dei Contenuti

Buone abitudini quotidiane

Il primo passo è modificare i comportamenti di tutti i giorni.

Alcuni esempi:

  • Spegnere le luci quando si lascia una stanza.
  • Evitare lo stand-by degli elettrodomestici, usando ciabatte con interruttore.
  • Regolare bene riscaldamento e climatizzazione: abbassare il termostato di un solo grado in inverno riduce i consumi del 6–8% all’anno.
  • Usare gli elettrodomestici in modo intelligente, avviando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e preferibilmente in fascia serale.

Questi piccoli accorgimenti, sommati nel tempo, hanno un impatto reale su consumi e spese.

Interventi strutturali

Per chi vuole fare un salto di qualità, ci sono soluzioni più importanti, come:

  • Coibentazione di pareti e coperture.
  • Sostituzione degli infissi con modelli ad alte prestazioni.
  • Installazione di pannelli solari e pompe di calore.
  • Riqualificazione degli impianti di riscaldamento con sistemi moderni e integrati.

Richiedono un investimento iniziale, ma sono spesso sostenuti da incentivi e detrazioni fiscali e garantiscono risparmi significativi nel medio-lungo periodo.

APPROFONDIMENTO: ELETTRODOMESTICI EFFICIENTI, RISPARMIO A PORTATA DI MANO

Uno dei capitoli centrali dell’efficienza domestica riguarda gli elettrodomestici, che rappresentano una quota importante dei consumi. Frigoriferi, lavatrici, forni e climatizzatori incidono molto in bolletta: sceglierli bene può fare la differenza.

Come scegliere i più efficienti

Grazie all’etichetta energetica europea, confrontare i modelli è semplice. Dal 2021 la nuova scala va da A (più efficiente) a G (meno efficiente). I dispositivi di classe A o B, anche se costano leggermente di più all’acquisto, permettono risparmi consistenti ogni anno, oltre a ridurre l’impatto ambientale. In più, hanno una durata maggiore e consumano meno acqua e detersivi.

Capire prima di agire

Uno dei vantaggi principali della diagnosi energetica è che ti permette di fare scelte consapevoli. Troppo spesso si pensa che basti cambiare gli infissi o installare un impianto fotovoltaico per migliorare l’efficienza, ma senza una visione d’insieme si rischia di spendere soldi in interventi che non portano reali benefici.

Grazie all’audit energetico è possibile:

  • Individuare le priorità: ad esempio, scoprire che un cappotto termico avrebbe un impatto molto maggiore rispetto a una nuova caldaia;
  • Valutare i costi e i benefici di ciascun intervento;
  • Stimare il risparmio energetico ed economico a lungo termine.


In poche parole, una diagnosi ti aiuta a capire quali lavori conviene fare prima, quali si possono rimandare e quali magari non sono affatto necessari.

Buone pratiche di utilizzo

Non basta acquistare elettrodomestici nuovi: anche l’uso corretto è fondamentale. Alcuni esempi:

  • Lavare a 30°C quando possibile.
  • Sbrinare regolarmente il freezer per mantenerlo efficiente.
  • Evitare di riempire troppo il frigorifero e garantirne la ventilazione sul retro.
  • Posizionare correttamente gli apparecchi, evitando di mettere il frigo vicino al forno o ad altre fonti di calore.

 

Puntare su elettrodomestici efficienti non richiede ristrutturazioni o grandi lavori, ma porta subito benefici: bollette più leggere, consumi ridotti e minore impatto ambientale. Un piccolo passo concreto, alla portata di tutti, verso un futuro più sostenibile.