Home » Detrazioni e Incentivi » IL CONTO TERMICO 2.0 PER I PRIVATI
Il “Conto Termico 2.0” è un incentivo per interventi mirati ad incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Introdotto nel 2012 e aggiornato nel 2016, è un incentivo che ha caratteristiche diverse a seconda che il beneficiario sia una Pubblica Amministrazione o un privato. In questo articolo ci concentriamo sui beneficiari privati.
Sono ad esempio persone fisiche, condomini e titolari di reddito di impresa o di reddito agrario. I beneficiari devono possedere o utilizzare l’immobile dove l’intervento è realizzato: in altre parole, il Conto Termico 2.0 è un incentivo pensato per chi paga le bollette…a differenza delle detrazioni fiscali, che sono invece destinate a “chi paga le tasse”!
Ad eccezione dei collettori solari, per cui è incentivata l’installazione, negli altri casi vengono incentivati interventi di sostituzione, al fine di conseguire un miglioramento nell’utilizzo dell’energia.
ATTENZIONE! Agli incentivi per impianti a biomasse abbiamo dedicato diversi articoli che trovate a questo link , in cui spieghiamo come sostituire vecchie stufe, caldaia a biomassa o vecchi camini con dispositivi altamente efficienti, ottenendo il rimborso dell’intero costo sostenuto (Bando “Stufe” della Regione Emilia-Romagna, aperto fino a fine 2023). Ricordiamo comunque che gli impianti domestici di riscaldamento a biomasse sono risultati la principale fonte di inquinamento atmosferico da PM 10.
Ad esempio, le pompe di calore elettriche potranno accedere all’incentivo solamente se il loro COP (coefficiente di prestazione) supera dei valori minimi individuati!
Clicca qui per sapere cos’è il COP (video di 8 minuti con spiegazione della rivista Qualenergia.it).
I produttori di pompe di calore indicano il COP di ogni modello nelle rispettive schede tecniche.
Curiosità: per facilitare l’acquisto, molti produttori di pompe di calore (ma anche di impianti a biomassa e solare termico) hanno messo a disposizione sui propri siti dei “calcolatori” online che consentono di conoscere in pochi minuti l’importo dell’incentivo per i propri modelli. Vi sono anche calcolatori super partes (almeno apparentemente!)
Alcuni calcolatori disponibili online:
Inoltre, il GSE ha predisposto e aggiorna regolarmente il Catalogo degli apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2), che soddisfano i requisiti minimi per accedere all’incentivo. Il Catalogo è suddiviso per tipo di tecnologia e scaricabile dal sito del GSE.
Per questi apparecchi l’iter è semplificato perché i requisiti minimi sono già stati pre-verificati.
Il rimborso ottenibile per l’intervento può arrivare al massimo fino al 65% delle spese ammissibili sostenute.
In aggiunta, il Conto Termico 2.0 rimborsa ai privati fino al 50% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
No! Questo è un aspetto interessante: l’incentivo viene rimborsato in 2 o 5 rate annuali (a seconda della dimensione dell’intervento). Se complessivamente l’incentivo è inferiore a 5.000 €, il rimborso avviene in un’unica rata al massimo entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto col GSE (Gestore Servizi Energetici, incaricato di gestire il Conto Termico 2.0).
No! L’incentivo non è una detrazione dalle tasse! Viene, invece, erogato con dei bonifici sul conto corrente del beneficiario.
Sì! È possibile dichiarare che si cede l’incasso dell’incentivo all’installatore, in modo da poter abbassare l’investimento iniziale. Si chiama “Mandato irrevocabile all’Incasso e alla Cessione del Credito” e può essere emesso a favore di uno dei fornitori che hanno emesso fattura per l’intervento.
I privati seguono la procedura cosiddetta “ad accesso diretto”, da avviare entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori. La conclusione formale dei lavori deve tassativamente avvenire non oltre i 90 giorni dall’effettuazione dell’ultimo pagamento per l’effettuazione dell’intervento (quindi escluse spese per prestazioni professionali).
L’erogazione della prima rata di incentivo avviene entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto col GSE.
Il Decreto del 16 febbraio 2016 prevede un impegno di spesa annua pari a:
Poiché il Conto Termico 2.0 è meno famoso delle detrazioni, le risorse effettivamente spese sono ampiamente al di sotto del budget disponibile! Pertanto, se i dispositivi che acquistiamo rispettano i requisiti di efficienza, la concessione dell’incentivo da parte del GSE è piuttosto sicura!
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: