Home » Energia Domestica » Fine del mercato tutelato: scelta del fornitore della luce
La prima cosa da sapere è che solo una parte della tariffa elettrica può essere oggetto di sconti ed offerte sul mercato libero da parte del fornitore.
In questo articolo abbiamo già parlato di bollette elettriche, precisando che la tariffa include diverse voci:
Ebbene, solo la spesa per la materia energia è oggetto di concorrenza tra i fornitori, mentre le altre voci sono stabilite per legge.
E’ possibile trovarne evidenza confrontando le offerte sul Portale Offerte ARERA: impostando il proprio consumo annuo il sito fornisce il dettaglio della spesa per la materia energia e per le altre voci, come visualizzato nelle immagini di esempio sottostanti.
In genere la spesa per la materia energia per i clienti domestici costituisce tra il 40% e il 50% del totale annuo.
Ciò ha alcune conseguenze pratiche:
Occupiamoci della prima conseguenza: per essere pronti a rispondere alle telefonate commerciali dobbiamo sapere che sulle bollette sono sempre specificati:
Al ricevimento delle bollette ricordiamoci di controllare sempre questi due valori, che in genere si trovano in seconda o terza pagina.
Per “profilo di consumo” si intende il modo in cui si consuma l’energia. Sono due le cose che dobbiamo conoscere, almeno indicativamente:
Tutte queste informazioni sono presenti in bolletta, dove è riportato il consumo degli ultimi 12 mesi (o dall’inizio della fornitura) e i kWh consumati per fascia oraria nel bimestre fatturato.
IMPORTANTE NOVITÁ! Dal 1 luglio 2019 è attivo il nuovo Portale Consumi, un servizio di ARERA nato proprio per supportare i privati nella scelta del fornitore nel passaggio al mercato libero. Attualmente il servizio permette di conoscere lo storico dei propri consumi per gli ultimi 12 mesi. Vai al nostro articolo.
Con questi dati possiamo facilmente calcolare la % di consumi concentrati nella fascia a maggior costo, F1, e stabilire se scegliere una tariffa mono, bi, o tri oraria.
Non solo, queste informazioni sono anche la base di partenza per valutare se ci conviene installare un impianto fotovoltaico con o senza batteria d’accumulo. Nei prossimi articoli parleremo anche di questo: restate con noi!
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: