Home » Efficienza e Risparmio » 4. Perché non ricevo il bonus sociale?
Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali elettrico, gas (e acqua) per disagio economico sono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto. A volte, però, il bonus non viene percepito nonostante se ne abbia diritto. Come mai?
I bonus sociali elettrico, gas (e idrico) sono una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale (e acqua) dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico.
Le condizioni di disagio economico vengono individuate tramite l’ISEE: se è basso, allora avremo applicato in ogni bolletta uno “sconto”, il cui valore è stabilito ogni tre mesi dall’ARERA. Il valore dipende anche dal numero di componenti della famiglia e dal tipo di fornitura. Dal 2021 in poi i valori complessivi dei bonus annuali sono stati incrementati per far fronte alla crisi causata dal virus COVID 19.
Le condizioni di disagio fisico devono essere opportunamente dimostrate e danno diritto solo a bonus energia “elettrico”.
Ciascun nucleo familiare ha diritto, ogni anno, a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per ogni anno (“vincolo di unicità”).
La composizione del nucleo famigliare deve essere identificata correttamente nell’ISEE: per percepire il bonus energia per disagio economico un componente del nucleo deve essere intestatario dell’utenza.
Si tratta dei nuclei famigliari in disagio economico, cioè quelli con ISEE “basso”.
Fino al 2020, era considerato basso un ISEE sotto i 8.625 €. Successivamente, la soglia è stata alzata a 9.530 €. Nel 2023, la soglia è stata ulteriormente alzata fino a 15.000 € (Legge 29 dicembre 2022 n. 197).
Per le famiglie numerose, cioè con almeno 4 figli a carico, la soglia per il disagio economico è sempre stata di 20.000 €. Per l’anno 2023 tale valore è stato elevato a 30.000 euro (DL 30 marzo 23, n. 34).
L’ISEE è un documento fondamentale da cui dipende l’intera procedura. Nell’ISEE sono contenute informazioni utili, e cioè:
Le altre informazioni utili riguardano le utenze e sono:
Per attivare il procedimento di riconoscimento automatico dei bonus sociali agli aventi diritto, dunque, è necessario e sufficiente presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attestazione di ISEE entro la soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di Reddito/Pensione di cittadinanza.
In ogni anno solare, per ogni nucleo familiare che, sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata, risulta in condizioni di disagio economico:
In caso di esito positivo di tali verifiche, il bonus viene erogato in bolletta.
Se invece il SII NON individua una fornitura intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare, ripete la ricerca nei mesi successivi fino a fine anno. Ciò al fine di garantire un tempestivo riconoscimento del bonus sociale anche in presenza di cambiamenti nelle condizioni del nucleo familiare (es.: voltura a nome di uno dei componenti del nucleo di una fornitura precedentemente intestata ad altro soggetto esterno al nucleo).
È importante conoscere i tempi con cui il bonus viene riconosciuto, una volta presentata la DSU per attestazione ISEE.
Normalmente, infatti, se l’ISEE risponde ai requisiti per ottenere il bonus, il sistema impiega circa 1 mese per:
Il bonus sarà applicato dal fornitore nella prima bolletta emessa dopo aver ricevuto i dati. L’effettiva applicazione del bonus in bolletta dipende dalla frequenza di fatturazione dell’operatore competente e, in ogni caso, in ciascuna bolletta viene applicata la quota di bonus proporzionale al periodo di tempo al quale la bolletta fa riferimento.
Le cause del mancato percepimento del bonus sono sempre da ricercare nel procedimento sopra descritto.
Possono dipendere ad esempio da:
È importante ricordarsi di aggiornare l’ISEE entro un anno dall’ultima DS presentata e, comunque, in occasione di cambiamenti nel nucleo famigliare.
Per risolvere eventuali problemi occorre in primis rivolgersi al proprio fornitore, che potrebbe non aver erroneamente applicato il bonus. Se il problema non viene risolto, occorre rivolgersi allo Sportello ARERA per il Consumatore.
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna: