Bonus Colonnine di Ricarica Domestiche
Dall’8 luglio sarà possibile richiedere contributi per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica in abitazioni private e nelle aree comuni dei condomìni.
Questo incentivo è stato pensato per promuovere la decarbonizzazione degli spostamenti privati.
Bonus Colonnine
L’8 luglio riparte il Bonus Colonnine di ricarica. Per il terzo anno di fila, vengono messi a disposizione dei fondi per incentivare l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica in abitazioni private o condomìni. L’intenzione è quella di favorire la transizione ad una mobilità sostenibile, facilitando il passaggio a veicoli elettrici.
Il contributo è concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e viene gestito da Invitalia.
Quest’anno le risorse ammontano a 20 milioni di euro, accessibili a chi abbia sostenuto spese per acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica nel 2024.
Vediamo come funziona.
Ammissibilità al contributo
Sono ammissibili al contributo le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
Tali spese possono comprendere:
- l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, da effettuarsi a regola d’arte. Sono comprese le spese per: l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
- spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
- costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD.
Non sono, invece, ammissibili:
- spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
- spese per consulenze, ad eccezione di quelle già previste;
- spese relative a terreni e immobili;
- spese relative all’acquisto di servizi diversi da quelli già previsti, anche se funzionali all’installazione;
- spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
Per essere ammessi al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:
- acquistate e installate;
- nuove di fabbrica;
- di potenza standard, ossia pari o inferiore a 22kW;
- collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiare;
- realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità;
- nel caso di persone fisiche, non accessibili al pubblico
Il contributo
Il contributo è in conto capitale e viene concesso fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.
Copre fino a un massimo dell’80% delle spese ammissibili e comunque entro il limite di:
- 1.500€ per persone fisiche in abitazioni private;
- 8.000€ per i condomìni.
Per il condominio, l’installazione dev’essere fatta sulle parti di uso comune dell’edificio per consentire l’utilizzo collettivo dei condòmini.
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di accesso all’agevolazione.
È possibile presentare una sola domanda di accesso per soggetto beneficiario.
Come fare domanda
È possibile presentare la domanda dalle ore 12:00 dell’8 luglio 2024, tramite la piattaforma informatica di Invitalia. Per fare domanda è necessario utilizzare un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
ATTENZIONE: la domanda potrà essere presentata una volta concluse l’installazione e la messa in opera dell’infrastruttura di ricarica.
Invitalia mette a disposizione una guida per accompagnare i beneficiari alla presentazione della domanda.
Nel caso del condominio, la richiesta può essere effettuata dall’amministratore del condominio o da un condòmino delegato.
Una volta esaurite le risorse finanziare, ne verrà dato avviso sul sito istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e il Fondo verrà chiuso con un decreto direttoriale.
Da quel momento le domande sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Erogazione delle risorse
Il contributo viene erogato entro novanta giorni dalla chiusura dello sportello, rispettando l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Successivamente, verrà pubblicato un elenco dei soggetti beneficiari ammessi alle agevolazioni.
Il contributo concesso viene erogato al beneficiario in un’unica soluzione, tramite accredito sul conto corrente.
Revoca del contributo
Il Ministero può revocare totalmente o parzialmente i benefici se le dichiarazioni sono false o la documentazione è irregolare.
Invitalia effettua controlli a campione per verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione, tramite accertamenti d’ufficio, verifiche e ispezioni in loco.
Ulteriori informazioni
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni di carattere nazionale, regionale o dell’Unione Europea previste per la medesima spesa.
Per maggiori informazioni sul Bonus Colonnine è possibile consultare il Decreto del 12 giugno 2024 e il sito di Invitalia.